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イタリアのみなさんへの百人一首 ④  山部赤人 Ecco lo Hyakunin Isshu! : No4 Yamabe no Akahito

④ 山部赤人 Yamabe no Akahito (8世紀、VIII secolo)

   新古今集より 
   da Shin kokin shū (Nuova raccolta di poesie giapponesi antiche e moderne)

   田子の浦に
   うち出でて見れば
   白妙の
   富士の高嶺に
   雪は降りつつ

   Tago no ura ni
   uchiidete mireba
   shirotae no
   fuji no takane ni
   yuki wa furi tsutsu

   Sulla baia di Tago
   quand’esco e guardo,
   sull’alta vetta del Fuji,
   ammantata di bianco,
   la neve cade.

<歌意>

眺望のきく田子の浦に出てはるかに眺めると、真っ白な富士の高嶺には、今もしきりに雪が降り続いていることだ。

[La parafrasi del waka]

Quand’esco sulla baia di Tago, dove si ha una buona vista, e guardo lontano, la neve continua a cadere frequentemente sull’alta vetta del Monte Fuji che è ammantata di bianco.

<解説>

作者の山部(山辺とも)赤人は、先月ご紹介した柿本人麻呂と並び称される奈良時代初期の宮廷歌人です。天皇のお供をするなどして各地を旅し、自然の美しさをすぐれた叙景歌に詠みました。

この和歌では、冬の海辺から望んだ富士の山頂が、積もった雪で真っ白であり、かつ雪が降り続いているという絶景が歌われています。
2月の持統天皇の和歌と同様、この歌のオリジナルは『万葉集』に収められています。その約500年後、歌は13世紀の美意識に従ってアレンジされ、典雅な作品として『新古今集』そして『百人一首』に発表されました。反復・継続をあらわす「つつ」を末尾において、余韻をかもし出す修辞技法が用いられています。

日本の最高峰でありながら優美な円錐形の富士山は、イタリア・シチリア島にあるエトナ山に似ていますね。
いずれの山も、2013年に世界遺産に登録されました。

田子の浦と富士山
エトナ山

[Commenti sul waka]

L’autore di questo poema, Yamabe no Akahito, fu uno dei poeti di corte dell’VIII secolo. Fu così bravo da essere venerato insieme a Kakinomoto no Hitomaro che vi ho introdotto lo scorso mese. Akahito viaggiò per il paese insieme anche a dei compagni dell’Imperatore, e creò tante eccellenti poesie che esprimevano la bellezza della natura.

In questo waka, descrisse una scena sublime: in inverno da una riva si vede la cima del Fuji, candida di neve accumulata, e ancora adesso continua a nevicare.
L’originale di questo poema fu preso nel man-yō-shū allo stesso modo di quello dell’Imperatrice Jitō che vi ho presentato a febbraio. Circa 500 anni dopo, anche il waka di Akahito fu arrangiato secondo l’estetica del XIII secolo, e poi “l’elegante versione modificata” fu inserita nello Shin kokin shū e Hyakunin Isshu. Nella nuova versione, la particella “tsutsu” alla fine, che significa ripetizione e continuità, permette alla poesia di creare un effetto di persistenza.

Il Monte Fuji è la montagna più alta del Giappone, e ha una bellissima figura conica che è molto simile a quella dell’Etna in Sicilia. Entrambi i monti sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 2013.


葛飾北斎 《「百人一首うばが絵解」「山辺の赤人」》 国立国会図書館

<浮世絵解説>

上に述べたこの作品の原歌では、後世の『百人一首』のものにくらべて、赤人が実際に見た情景に近いものが表現されているといわれています。すなわち、作者が田子の浦を通って一気に視界が開けた場所に出たときの、真っ白な雪をいただく富士山を目にした瞬間の、息をのむような感動が力強く歌われているというのです。葛飾北斎は、幻想的にアレンジされた『百人一首』のものよりも、『万葉集』の赤人の和歌を評価してこの浮世絵を描いたとされています。
イタリアのみなさんには、日本の象徴、富士山をテーマにした北斎の浮世絵がとても好まれていますね。

葛飾北斎筆 《富嶽三十六景・凱風快晴》 東京国立博物館
出典:ColBase(https://colbase.nich.go.jp/collection_items/tnm/A-11176-1?locale=ja)
葛飾北斎筆 《富嶽三十六景・神奈川沖浪裏》 東京国立博物館
出典:ColBase(https://colbase.nich.go.jp/collection_items/tnm/A-10569-3574?locale=ja)


ところで私が子どもの頃、お正月にいとこたちと百人一首かるたで遊ぶようになった時分、私の曽祖母はもう高齢で目が不自由となり、炬燵でじっとしていることが多くなっていました。でも百人一首をすべてそらんじていましたから、私たちが詠みよどむと、すぐさま正しく朗々と歌い上げたものです。
曽祖母の名前は「タカ子(タカネ)」。私たちは、赤人のこの歌だけは間違えずに詠むようにしていました。

[Commenti sull’ukiyo-e]

Nel waka originale del suddetto Akahito, si dice che fosse espresso un paesaggio più vicino a ciò che egli vide realmente, rispetto a quanto appaia dalla versione successiva dello Hyakunin Isshu. In altre parole, al momento in cui raggiunse un posto con una vista chiara attraverso la baia di Tago, il poeta all’improvviso si dovette trovare di fronte il Monte Fuji, la cui vetta era stata coperta di neve candida, e fu colto dalla vena poetica per esprimere in parole quella forte emozione mozzafiato. Si ritiene che Hokusai Katsushika apprezzasse la poesia originale del man-yō-shū di più rispetto a quella arrangiata nello Hyakunin Isshu e ne abbia dipinto la scena.
Vedo che a voi italiani piacciono gli ukiyo-e che raffigurano il Monte Fuji, il simbolo del Gippone. Vi mostro le due xilografie del Fuji più famose tra le opere di Hokusai.

A proposito, quando ero bambina e iniziai a giocare a carte dello Hyakunin Isshu con i miei cugini a Capodanno, la mia bisnonna, che era già abbastanza anziana da non vederci più bene, si sedeva spesso tutto il tempo al kotatsu (ovvero un piccolo tavolo tipico giapponese, provvisto per l’inverno di un grande coperta che permette di mantenere al suo interno il calore generato da una stufa elettrica attaccata al di sotto del tavolo). Tuttavia, appena capitava che leggessimo male un waka, subito lei lo recitava allegramente in modo corretto perché aveva memorizzato tutte le 100 poesie.
Il suo nome era Takane, lo stesso che in giapponese suona anche come i caratteri di “alta vetta”. Perciò, cercavamo di recitare senza errori almeno questo poema di Akahito.

                    (2024年4月)  Aprile 2024


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