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Olimpiadi di Tokyo: denunciate sei società e sette persone per turbativa d`asta

Nel caso di turbativa d`asta per la gestione delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi di Tokyo, il 28 febbraio in mattinata la Commissione per il Commercio Equo ha presentato al Procuratore Generale una denuncia penale contro sei società, tra cui il Gruppo Dentsu, la più grande società pubblicitaria del Giappone, e Hakuhodo, la seconda più grande del settore, e contro i rispettivi presidenti e l`ex vice segretario generale del Comitato Organizzatore dei Giochi, per sospetta violazione della Legge sull'Antimonopolio (restrizione sleale del commercio). In seguito alla denuncia, la Procura di Tokyo dovrebbe presentare un atto di accusa nel pomeriggio della stessa giornata.

 Le società accusate sono Dentsu, Hakuhodo, il gigante della pubblicità Tokyu Agency, le società di produzione di eventi Cerespo e Same Two e la società di produzione di programmi Fuji Creative Corporation (FCC).

 Il Dipartimento Speciale ha presentato atti di accusa per quattro persone indagate: Mori Yasuo (56), ex vice segretario generale dell'Ufficio Gestione Giochi del Comitato Organizzatore, arrestato l'8 febbraio; Henmi Koji (55), ex vicedirettore sportivo della Dentsu; Kamata Yoshitsugu (59), amministratore delegato di Cerespo; e Fujino Masahiko (63), amministratore delegato di FCC. Sono state accusate anche altre tre persone: Yokomizo Ken`ichiro (55), ex capo del dipartimento sportivo della Hakuhodo DY Media Partners, Yasuda Mitsuo (60) direttore esecutivo di Tokyu Agency, e Unno Masao (56) presidente di SameTwo.

Anche ADK, la terza più grande società pubblicitaria, è stata ritenuta coinvolta nella manipolazione delle offerte, ma ha evitato di essere perseguita in base al sistema di esenzione delle sovrattasse previste in questi casi dalla commissione per il commecio equo perché aveva sin da subito ammesso i propri reati.

Fonte: Asahi shinbun 2023/2/28

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