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Sul caso degli sponsor olimpici: la sede della Park24 perquisita su ordine del dipartimento investigativo

Fonte: Asahi Shinbun 2022/9/7
Nel caso di corruzione che sta coinvolgendo le Olimpiadi e le Paraolimpiadi di Tokyo, il 7 luglio il Dipartimento investigativo speciale della Procura di Tokyo ha fatto irruzione nella sede della di parcheggi Park24 (Shinagawa, Tokyo), uno degli sponsor dei Giochi. Sono stati effettuati anche degli interrogatori agli ufficiali incaricati. Si ritiene che sia in corso un'indagine ad ampio raggio su come Takahashi Haruyuki, 78 anni, ex direttore del Comitato organizzatore dei Giochi, sia implicato nella selezione degli sponsor per diverse aziende.

Park24 è diventato sponsor nella categoria "official supporter" dei Giochi nel luglio 2018. Il Comitato organizzatore aveva affidato il compito di trovare gli sponsor alla Dentsu, la più grande società di pubblicità. Stando alle testimonianze, del contratto di Park24 se ne sarebbe occupato un altro pezzo grosso del mondo della pubblicità: la ADK Holdings, a cui, a sua volta, era stato affidato l`incarico di collaborare come agenzia. Il Reparto Investigazioni aveva già perquisito l'ADK a luglio.

Park24 annovera nel suo consiglio di amministrazione anche Takeda Tsunekazu, ex presidente del Comitato Olimpico Giapponese (JOC), come direttore esterno. Intervistata, la Park24 ha riconosciuto di essere stata perquisita ma ha spiegato che la perquisizione non era al fine di interrogare i dirigenti e i dipendenti dell'azienda in quanto persone sospettate di aver commesso reati (ma in quanto persone informate sui fatti, ndr). E ha anche risposto che "collaborerà pienamente con le indagini".


Nella serie di casi in cui risulta coinvolto l'ex direttore Takahashi, il dipartimento investigativo aveva emanato un ordine di arresto in agosto con l'accusa di corruzione per 51 milioni di yen in relazione alla pista AOKI Holdings, un'importante azienda di abbigliamento. Il 6 settembre, termine ultimo per la detenzione, dopo averlo condannato per la pista AOKI, lo ha riarrestato per la pista KADOKAWA, un'importante casa editrice. L'importo della tangente è stato stimato in circa 76 milioni di yen.

AOKI e KADOKAWA avrebbero chiesto un trattamento di favore all'ex membro del consiglio di amministrazione Takahashi in merito alla scelta degli sponsor dei Giochi e l'ex direttore avrebbe esercitato pressioni sulla Dentsu e sulle altre agenzie per far sì che ciò potesse accadere.

Il 5 settembre, inoltre, il Dipartimento di investigazione ha condotto una perquisizione presso la Daiko, un`altra importante agenzia pubblicitaria. La Daiko è indagata come un possibile terzo filone del caso, in quanto sospettata di aver chiesto all'ex membro del consiglio di amministrazione Takahashi di partecipare ai lavori di reclutamento degli sponsor come agenzia collaboratrice della Dentsu e di averlo pagato circa 14 milioni di yen.

E ancora, il 7 settembre, il Tribunale di Tokyo ha deciso di concedere la libertà su cauzione a tre persone dell`AOKI, accusate di corruzione nella tranche di indagini relative all`azienda omonima. Le cauzioni sono state fissate a 300 milioni di yen per l'ex presidente Aoki Hironori(83), a 150 milioni di yen per l'ex vicepresidente Aoki Takahisa (76) e a 3 milioni di yen per l'amministratore delegato Ueda Yuki(40).

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