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La sponsorizzazione olimpica era stata affidata all'ex primo ministro Mori e Mori aveva affidato tutto all'ex direttore Takahashi. Questo quanto sostengono i pubblici ministeri.

AOKI Holdings, un'importante azienda di abbigliamento, è stata accusata di corruzione nel caso riguardante le Olimpiadi e le Paraolimpiadi di Tokyo, per aver corrotto un ex membro del comitato organizzatore dei Giochi in relazione alla selezione degli sponsor. I tre imputati, l'ex presidente Aoki Hironori (84 anni), l'ex vicepresidente Aoki Takahisa (76) e l'ex amministratore delegato Ueda Yuki (41), hanno tutti ammesso l'accusa, affermando che "non ci sono dubbi".

 Per la prima volta viene celebrato il processo di una serie di casi in cui sono state incriminate in totale 15 persone. L'accusa ha sostenuto che Takahashi Haruyuki, 78 anni, ex direttore del Comitato organizzatore (incriminato per corruzione), aveva il permesso di reperire sponsor e aveva fatto pressioni sulla Dentsu, la più grande azienda pubblicitaria, e su altri per accogliere la richiesta di AOKI.

 Secondo la dichiarazione di apertura dell'accusa, il comitato organizzatore ha affidato all'ex primo ministro Mori Yoshiro, che era presidente del comitato, la decisione sulla sponsorizzazione e su altre questioni. Mori ha affidato all'ex direttore esecutivo di Dentsu, Takahashi, considerato un "esperto di marketing sportivo", il compito di raccogliere gli sponsor come direttore responsabile del marketing.

 Inoltre, Takahashi aveva esercitato pressioni sulla Dentsu, a cui il Comitato organizzatore aveva esternalizzato il lavoro di reclutamento degli sponsor, in quanto era suo "dovere" rivolgersi al direttore generale e ad altre persone distaccate dalla Dentsu presso il Comitato organizzatore. All'interno del Comitato e della Dentsu, le società introdotte dall'ex direttore Takahashi sono state definite "progetti del direttore Takahashi", in modo che le istruzioni dell'ex direttore potessero essere messe in pratica.

-AOKI era diventato sponsor pagando solo metà della quota
Nel gennaio 2017, l'ex direttore Takahashi si era rivolto ad AOKI con l'offerta di diventare sponsor per la metà della quota di sponsorizzazione abituale e di accettare gli ordini per l'abbigliamento ufficiale indossato dagli atleti giapponesi, e l'ex presidente Aoki rispose: "procediamo".

Quando l`ex direttore del Comitato organizzatore gli comunicò che la quota di sponsorizzazione era di 500 milioni di yen, "pensai che la cifra fosse esageratamente bassa, ma ritenni di non avere altra scelta se non quella di seguire le istruzioni". E quando gli è stato chiesto di accelerare sul contratto, diede priorità assoluta alla questione anticipando i tempi di firma.

 Nel luglio dello stesso anno, l'ex direttore Takahashi organizzò una cena tra Mori e il gruppo AOKI. L'ex presidente Aoki e altri ritennero di aver ricevuto da Mori "segnali positivi" in merito alla scelta dello sponsor della loro società e ad altre questioni. La sponsorizzazione divenne ufficiale nell'ottobre 2018.

L'ex direttore Takahashi ha anche incaricato il responsabile dell'ufficio di Dentsu e altri di assicurarsi che AOKI ricevesse gli incarichi per realizzare l'abbigliamento ufficiale, e la parte di AOKI ha consegnato all'ex direttore Takahashi un documento che illustrava le loro richieste, chiedendo il suo sostegno. L'ex direttore è stato il primo a informare AOKI dei risultati del processo di screening prima che venissero resi pubblici.
 Inoltre, l'AOKI avrebbe facilitato l'approvazione anticipata dei prodotti con licenza ufficiale e la riduzione dei fondi per la sponsorizzazione da 100 milioni di yen a 10 milioni di yen a causa del rinvio dei Giochi.

 Nel settembre 2017, l'AOKI aveva stipulato un contratto di consulenza con la Commons, che fa capo all'ex membro del consiglio di amministrazione Takahashi, per un compenso mensile di 1 milione di yen, con la motivazione che tanto aveva fatto e altrettanto avrebbe continuato a fare in merito alle Olimpiadi. Durante le discussioni con l'ex direttore, è stato deciso di non scrivere "Olimpiadi" nel contratto, e un totale di 51 milioni di yen era stato pagato fino al 2022. L'accusa ha ritenuto che l'intero importo fosse una tangente. L'importo dell'accusa da parte di AOKI si era ridotto a 28 milioni di yen a causa della normativa in materia di prescrizione.

Fonte: Asahi shinbun 2022/12/22 A cura di Kaneko Kazushi e Kawashima Kae)

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