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Olimpiadi: L'ex presidente di Kadokawa ammette il pagamento di un compenso: "è così che va il mondo" Alla prima seduta del processo per il caso di corruzione alle Olimpiadi, un ex dirigente riconosce le accuse della procura di aver pagato tangenti

 Il 30 marzo si è tenuto presso il tribunale distrettuale di Tokyo il primo processo a carico di Maniwa Kyoji, 63 anni, ex capo dell'ufficio responsabile per le Olimpiadi della KADOKAWA, accusato di corruzione nei confronti dell`ex direttore del Comitato organizzatore delle Olimpiadi e Paraolimpiadi di Tokyo; Maniwa ha ammesso le accuse, affermando: "Non ci sono dubbi". L'accusa ha sottolineato che Kadokawa Tsuguhiko, 79 anni, che era il presidente del consiglio di amministrazione e ora accusato di corruzione, aveva acconsentito alla richiesta di denaro avenzata dall'ex direttore del comitato riguardo alla selezione degli sponsor, affermando "è così che va il mondo, non abbiamo altra scelta".

 L'ex presidente Kadokawa, arrestato nel settembre dello scorso anno, nega le accuse e continua a essere detenuto. Non è stata ancora fissata una data per il processo.

Secondo la dichiarazione di apertura dell'accusa, l'ex presidente Kadokawa, che era il "vertice effettivo" di KADOKAWA, aveva un forte interesse a diventare sponsor dei Giochi, e l'ex amministratore delegato Yoshihara Yoshiyuki (65 anni) era stato nominato direttore generale e l'ex dirigente Maniwa era stato incaricato di occuparsi delle questioni pratiche.

 Dall`aprile 2016, Yoshihara e Maniwa si sono incontrati con Takahashi Haruyuki, 78 anni, ex amministratore delegato del gigante della pubblicità Dentsu e membro del Comitato organizzatore, e Fukami Kazumasa, 73 anni, ex capo della società di consulenza Commons 2, che era un membro del consiglio di amministrazione di Dentsu e aveva un vero e proprio rapporto di "maestro-discepolo" con l`ex direttore Takahashi. I due chiesero che venissero selezionati come sponsor e che il denaro per la sponsorizzazione fosse circoscritto entro i 380 milioni di yen.

L'ex direttore Takahashi aveva proposto che, assieme alla Kodansha, un'importante casa editrice, diventasse sponsor dello slot editoriale.

A partire da settembre dello stesso anno, l'ex direttore Takahashi informò la Dentsu (a cui il Comitato Organizzatore aveva affidato il compito di acquisire gli sponsor) e KADOKAWA, dell'intenzione fissare la quota da far pagare alle due case editrici per un totale di 500 milioni di yen, di cui l'80%, ovvero 400 milioni di yen, come sponsorizzazione da versare al Comitato Organizzatore e il 20%, ovvero 100 milioni di yen, come commessa da versare a Commons 2.

 L'ex amministratore delegato Yoshihara era preoccupato che con il pagamento a Commons 2 corressero il rischio di subire una denuncia per corruzione e lo riferì all'ex presidente Kadokawa all'inizio dell`ottobre dello stesso anno. L'ex presidente, dal canto suo, acconsentì al pagamento, affermando: "Voglio che la decisione sia presa rapidamente e che venga annunciata il prima possibile" e "Se riusciamo ad annunciare che stiamo collaborando con la Kodansha, potremmo trarne un grande ritorno economico e dimostrare a tutti che stiamo facendo qualcosa di veramente grandioso".

Più tardi, nello stesso mese, l'ex presidente (di Commons 2) Fukami spiegò all'ex responsabile per le Olimpiadi della Kadokawa Maniwa, che considerava il tutto un "gioco pericoloso", che la quota standard per le sponsorizzazioni era di 1 miliardo di yen e che, in via del tutto speciale, le due case editrici avrebbero pagato solo 400 milioni di yen e una commessa di 100 milioni di yen. L'ex presidente Kadokawa disse all'ex amministratore delegato Yoshihara: "è così che va il mondo, non abbiamo altra scelta".

Nel novembre successivo, l'ex amministratore delegato Yoshihara aveva incaricato l'ex capo dell'ufficio responsabile per le Olimpiadi Maniwa di consultare l'ufficio legale della società. Dopo aver chiesto un parere all'ufficio legale, quest'ultimo rispose che l'ex direttore Takahashi era un "funzionario pubblico" a tutti gli effetti e pertanto il rischio era quello di finire indagati per corruzione, e che "in caso si effettui il pagamento cansapevoli di tale rischio,lo si sarebbe dovuto far passare come il pagamento per un contratto di consulenza".

Nel frattempo, all'interno del Comitato organizzatore, il presidente Mori Yoshiro e il segretario generale Muto Toshiro (entrambi all'epoca) erano riluttanti a creare uno sponsor per lo spazio dedicato alle case editrici, per cui la procedura contrattuale non è andata avanti.

Discussioni interne alla Kadokawa (tratte dalla dichiarazione di apertura dell'accusa)

Nel gennaio 2017, l'ex presidente Kadokawa incaricò l'ex capo ufficio Maniwa di concludere il contratto il prima possibile. Dopo essere stato consultato, l'ex direttore Takahashi convinse Mori a scegliere KADOKAWA e Kodansha a partire da marzo. Nel maggio dello stesso anno, in un ristorante giapponese a Tokyo, si tenne un "incontro di alto livello" tra Mori, l'ex presidente di Kadokawa e il presidente di Kodansha. L'ex presidente Kadokawa avrebbe dichiarato che avrebbe fatto del suo meglio per promuovere le Olimpiadi.

Mori cambiò la sua posizione consentendo la creazione di sponsorizzazioni per uno sot dedicato all`editoria e la procedura andò avanti presso il Comitato organizzatore e la Dentsu.

Nel maggio 2018, Kodansha ha abbandonato l'intenzione di versare soldi a Commons 2, in quanto riteneva che con quel versamento potessero incorrere in problemi di compliance. Per contro, la KADOKAWA decise di non cambiare rotta versando a Commons 2 70 milioni di yen, il 20% dei 350 milioni di yen pagati, a titolo di spese di consulenza e i restanti 280 milioni di yen come tariffa per entrare a far parte degli sponsor. Nel dicembre dello stesso anno, l'ex presidente Kadokawa disse all'ex responsabile Maniwa e agli altri dirigenti "Mi raccomando, datevi da fare".

 I 70 milioni di yen furono trasferiti tra il 2019 e il 2021 con il pretesto di pagamenti bimestrali a rate, che sono stati ritenuti tangenti a tutti gli effetti. L'ex rappresentante Fukami aveva pianificato il pagamento del denaro su richiesta dell'ex direttore Takahashi.

A cura di Kaneko Kazufumi

Fonte: Asahi shinbun 2023/3/31

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