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フィガロの結婚 第2幕1-2場 音声

音声
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台本
Porgi, amor, qualche ristoro
al mio duolo, a' miei sospir.
O mi rendi il mio tesoro,
o mi lascia almen morir.

Vieni, cara Susanna:
finiscimi l'istoria.

È già finita.

Dunque, volle sedurti?

Oh, il signor Conte
non fa tai complimenti
con le donne mie pari:
egli venne a contratto di danari.

Ah, il crudel più non m'ama!

E come, poi, è geloso di voi?

Come lo sono
i moderni mariti: per sistema
infedeli, per genio capricciosi,
e per orgoglio, poi, tutti gelosi.
Ma se Figaro t'ama, ei sol potria...

Eccolo. Vieni, amico:
madama impaziente...

A voi non tocca
stare in pena per questo.
Alfin, di che si tratta? Al signor Conte
piace la sposa mia;
indi segretamente
ricuperar vorria
il diritto feudale:
possibile è la cosa, e naturale

Possibil!

Natural!

Naturalissima.

E, se Susanna vuol, possibilissima.

Finiscila una volta.

Ho già finito.
Quindi, prese il partito
di sceglier me corriero, e la Susanna
consigliera segreta d'ambasciata:
e, perch'ella ostinata ognor rifiuta
il diploma d'onor ch'ei le destina,
minaccia di protegger Marcellina.
Questo è tutto l'affare.

Ed hai coraggio di trattar scherzando
un negozio sì serio?

Non vi basta
che scherzando io ci pensi? Ecco il progetto.

Per Basilio un biglietto
io gli fo capitar, che l'avvertisca
di certo appuntamento
che per l'ora del ballo
a un amante voi deste.

O ciel! che sento!
Ad un uom sì geloso!...

Ancora meglio:
così potrem più presto imbarazzarlo,
confonderlo, imbrogliarlo,
rovesciargli i progetti,
empierlo di sospetti, e porgli in testa
che la moderna festa,
ch'ei di fare a me tenta, altri a lui faccia;
onde qua perda il tempo, ivi la traccia.
Così, quasi ex abrupto, e senza ch'abbia
fatto per frastornarci alcun disegno,
vien l'ora delle nozze,

e in faccia a lei
non fia ch'osi d'opporsi ai voti miei.

È ver; ma in di lui vece
s'opporrà Marcellina.

Aspetta: al Conte
farai subito dir che verso sera
attendati in giardino:
il picciol Cherubino,
per mio consiglio non ancor partito,
da femmina vestito,
faremo che in tua vece ivi se n' vada.
Questa è l'unica strada
onde monsù, sorpreso da madama,
sia costretto a far poi quel che si brama.

Che ti par?

Non c'è mal

Nel nostro caso...

Quand'egli è persuaso... E dove è il tempo?...

Ito è il Conte alla caccia, e per qualch'ora
non sarà di ritorno.

Io vado, e tosto
Cherubino vi mando: lascio a voi
la cura di vestirlo.

E poi?

E poi...

Se vuol ballare,
signor Contino,
il chitarrino
le suonerò.

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