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Giappone: 314.000 casi di covid omessi... una parte degli anziani dai 65 anni in su non inclusi

Il 26 gennaio, il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare ha annunciato che riguardo al numero di persone positive al covid reso pubblico dallo scorso settembre potrebbe esserci stata un`missione di circa 314.000 persone di età pari o superiore a 65 anni. Alcune istituzioni mediche avrebbero commesso degli errori nei loro sistemi di segnalazione.
Nel settembre dello scorso anno, il ministero aveva modificato il metodo di "invio delle generalità" delle persone infette che le istituzioni mediche dovevano presentare ai centri sanitari, limitandolo alle persone ad alto rischio di malattia grave. Tuttavia, il ministero richiede di fornire anche un rapporto separato sul numero di persone infette per fascia d'età pubblicando un conteggio di tali dati.

Eppure, quando il ministero ha esaminato i dati col nuovo metodo dallo scorso 26 settembre all'11 gennaio di quest'anno, è emerso che il numero di anziani infetti era molto inferiore confrontato con quello riportato nei bollettini, con generalità incluse, dei casi a rischio.

 Alcune istituzioni mediche avevano escluso dal rapporto separato per fasce d'età l`invio delle segnalazioni dei casi a rischio. Le omissioni sospette sono state pari al 3,2% del numero totale di infezioni in questo periodo.

Il 13 gennaio, il ministero ha chiesto alle autorità locali di confermare il contenuto dei rapporti e di invitare nuovamente le istituzioni mediche a includere il numero dei casi gravi nei loro rapporti.

 Per snellire il carico di lavoro delle istituzioni mediche, si lascia alle autorità locali la decisione di rivedere o meno il conteggio del numero di persone infette. Un funzionario del ministero ha dichiarato che per valutare l`andamento della pandemia ci si basa su fattori quali il tasso di occupazione dei posti letto, e che l'impatto di queste omissioni è limitato.

Fonte: Yomiuri shinbun 2023/1/26

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